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Come fare influencer marketing: TikTok, Instagram e gli altri



Con l’avvento di Instagram e di TikTok, sui social di tutto il mondo non si fa altro che parlare di influencer marketing. Che cos’è e come può aiutare la tua attività? Perché è ormai così importante per le aziende? L’influencer marketing è davvero utile per il tuo business? Se te lo stai chiedendo, qui potrai trovare una risposta.

L’influencer marketing è, per definizione, quel marketing basato sull’influenza che alcuni soggetti esercitano sul potere d’acquisto di altri utenti. Se ne parla dal 2014, da quando le personalità di settore hanno smesso di chiamarsi “testimonial” e sono diventati influencer. Ciò è successo principalmente perché il canale di comunicazione oggi è molto diverso rispetto al passato. Chiunque può ottenere visibilità, se sa come fare.

Fino a qualche anno fa eravamo esposti alla pubblicità solo guardando la tv o leggendo il giornale, ma oggi l’esperienza del consumatore in relazione al prodotto è cambiata.

Egli viene posto al centro del marketing, ecco la ragione per la quale in Italia l’influencer marketing ha preso piede, come nel resto del mondo.

Oggi molte aziende inseriscono la collaborazione con almeno un influencer nelle proprie strategie di marketing, ma in cosa consiste realmente il lavoro dell’influencer?

L'influencer è una persona che ha qualcosa da raccontare e che lo fa condividendo la sua quotidianità tramite i propri canali social.

Ecco a cosa ci riferiamo quando diciamo che il canale pubblicitario è cambiato e ha permesso agli influencer di farsi strada.


La regola di base è che chiunque può diventare influencer. Esistono diverse tipologie di influencer, principalmente tre:

  • Gli identified, ovvero coloro che sono rilevanti per un brand grazie alla posizione che ricoprono in un determinato settore, celebrity, publisher, coloro che recensiscono i prodotti/servizi

  • Gli engaged, coloro che hanno già intrapreso un’interazione social con il brand

  • Gli influencer active, ovvero coloro che collaborano attivamente coi brand per promuoverne prodotti/servizi e che ne condividono la vision, per questo vengono definiti anche ambassador.

La tendenza del momento guarda ai micro-influencer, utenti con piccole community, ma capaci di coinvolgerle e di farsi ambasciatori del brand.


Con il digitale e i social media si è riscoperto il potere delle storie. I social media come Instagram, Facebook e gli altri trasmettono l’autenticità della vita reale di persone più o meno comuni, diventando luogo d’incontro e condivisione. Un rapporto non più unilaterale, ma interattivo e coinvolgente, molto più di un tradizionale annuncio che passa alla TV.

Ovviamente, grazie all’analisi dei dati che oggi abbiamo a disposizione, possiamo presto sapere cosa interessa le persone, quando e perché, e capire così quale influencer funziona di più e quale di meno.

La user experience (UX) definisce poi l’esperienza online dell’utente sulla base delle interazioni che lo vedono protagonista. Oggi è il mobile ad essere posto al centro di tutto, molto prima del desktop e del tablet.

La navigazione in rete lascia traccia di sé e di noi, allo stesso modo l’engagement rappresenta un coinvolgimento emotivo già in essere, determinato anche dalla user experience e generato dallo storytelling empatico.

L’influencer marketing vincente ha origine da una campagna di marketing che ha come obiettivo finale la fidelizzazione dell’utente, facendo sì che esso passi dall’essere acquirente occasionale a cliente abituale.


Ne abbiamo già parlato nel precedente articolo sul content marketing. Raccontare delle storie non basta, servono emozioni che gli utenti possano ricordare e serve prima di tutto creatività. In un settore dove regna l’assoluta meritocrazia, sono le stories e i video a favorire l’immedesimazione tra utenti e influencer. Tutto ciò che è visuale e inspirational diventa quindi la prima fonte di guadagno di questa strategia di marketing.

L’intelligenza artificiale ci aiuta a tracciare il profilo esatto dell’user ideale di uno specifico prodotto/servizio, ovvero la Persona, il suo consumatore tipo.

Conoscendo il consumatore è più facile individuare quale influencer fa al caso proprio, aumentando la visibilità dei propri prodotti/servizi.

Ma quali sono le caratteristiche fondamentali che fanno di un buon influencer marketing un ottimo influencer marketing?

  • L’autenticità, perché essere autentici e trasparenti comporta fidelizzazione nel pubblico (è sempre meglio dichiarare un ads anche semplicemente scrivendo #adv o #paid)

  • La capacità di fare storytelling, un storytelling coinvolgente e accattivante, che tiene gli altri attaccati allo schermo per un qualsiasi motivo

  • L’apparente naturalità di ciò che si mostra, quindi la spontaneità dell’influencer

  • L’inspiration, ovvero la reale capacità di essere fonte d’ispirazione per gli altri.

Inoltre, identificare la Persona permetterà al marketing specialist di ridurre gli sprechi e migliorare il proprio brand value, per aumentare vendite e profitti. Di conseguenza, sarà possibile rintracciare tra la miriade di influencer presenti oggi in rete, quello che fa al caso nostro, ovvero colui che fornisca la risposta giusta alle persone giuste.

È per questo che sono nate delle vere e proprie agenzie di influencer, che offrono consulenza sulla base di una targetizzazione specifica. Esistono addirittura piattaforme come Influencer Marketing Hub, che mette insieme risorse e tool utili per agenzie e brand.


Affinché una strategia di influencer marketing abbia successo, sono 3 gli elementi chiave indipendenti da tenere in considerazione. Vediamoli insieme.

La prima ragione per cui un’azienda sceglie di intraprendere una strategia di influencer marketing è sicuramente quella di far crescere la conoscenza e il valore del brand. Essa deve contribuire a costruire un’identità che duri nel tempo e una community attorno al brand. La ragione per cui un utente preferisce un prodotto/servizio ad un altro è infatti proprio il senso di appartenenza al brand.

Poiché sono sempre e solo i followers a decidere sul destino dell’influencer, è importante guadagnarsi il successo giorno dopo giorno, senza perdere mai la credibilità ottenuta. Per questo motivo l’attenta ricerca dell’influencer più adatto deve soffermarsi sull’autenticità e la normalità.

Essi sono la base dell’influencer marketing ed è soprattutto grazie a loro se una strategia di influencer marketing genera i profitti. L’influencer marketing su Instagram e su TikTok è quello che funziona più di tutti, anche perché questi social media migliorano continuamente le norme di regolarizzazione per i contenuti sponsorizzati e la UX attraverso la Branded Content Policy.



Sicuramente, il primo passo per iniziare è mettere a punto una strategia, quindi un piano che definisca gli obiettivi, il budget, il target e le tempistiche della campagna.

A questo punto è il caso di fare una ricerca per individuare l’influencer più adatto al proprio scopo, contattarlo e trovare insieme a lui il modo per raggiungere i risultati prefissati.

Una volta che la campagna di influencer marketing è online, è indispensabile monitorare la campagna, visto che i suoi risultati indicano il successo o l’insuccesso della strategia adottata e aiutano a capire quali sono i suoi punti di forza e di debolezza.

Dall’analisi dei risultati potrebbe venir fuori che avete sbagliato influencer o che il pubblico target dà dei feedback diversi rispetto a quanto avevate previsto. È per questo che la revisione della campagna in corso d’opera è a volte più importante della pianificazione della stessa. Nel marketing, infatti, niente è scontato e niente è totalmente prevedibile.


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