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Sicilia – Cina: un modello “win win"

L'adesione alla Via della Seta ha suscitato un’ondata di polemiche contro la "colonizzazione cinese e la svendita del paese”. “È assurdo il polverone sollevato dall’accordo che l’Italia ha firmato in occasione della visita di Xi”, afferma Michele Geraci, sottosegretario al ministero dello Sviluppo Economico (Mise), nonché organizzatore della visita di Xi Jinping a Palermo.

La Sicilia ha l'occasione di approfittare degli interessi della Cina sulla zona, per diventare un hub nel Mediterraneo. La posizione strategica della Sicilia potrebbe infatti essere la vera ragione che ha spinto Xi Jinping alla scelta dell'isola come seconda tappa nel bel paese. Con il progetto della Via della Seta, la Cina vuole aprirsi la strada alla leadership negli scambi nel continente euroasiatico.


E lo fa proponendo "la ricetta cinese", ovvero un nuovo modello di relazioni commerciali basato sul principio "win win", come spiega una studentessa cinese residente a Palermo, un principio di reciprocità negli scambi in cui tutti gli attori vincono.


Il sottosegretario sottolinea che tale accordo rappresenta «un’occasione unica» per le aziende italiane: “la visita nella città di Palermo, da parte del Presidente cinese, è una grande occasione per attirare investimenti, portare avanti progetti di modernizzazione, riqualificazione, implementare nuove tecnologie, avviare scambi culturali e promuovere il turismo, con ripercussioni strutturali non solo sulla città ma sull'intera regione”.

Non sappiamo con esattezza se la Cina punta su Palermo, ma sappiamo che Palermo punta sulla Cina per riacquistare il suo status di capitale industriale, politica e culturale del Mediterraneo.


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