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È iniziata una nuova era di connettività: Traction entra nel 5G.

Si è conclusa qualche settimana fa, a Barcellona, il Mobile World Congress 2019, la più importante fiera sulla telefonia al mondo e Traction non poteva di certo mancare.

Il Professore è volato in terra catalana per scoprire le ultime novità in fatto di tecnologia e per cogliere tutte le opportunità che il mercato ha da offrire.

All’interno della fiera, insieme a TIM, ha partecipato al #4YFN, l’evento più importante per Startup e investitori di tutto il mondo.

In quell’occasione, TIM, grazie a un’iniziativa legata all’incubatore di open innovation del gruppo, TIM WCAP, ha presentato 10 startup italiane che hanno sviluppato progetti innovativi legati all’entertainment, e-sport, finanza personale, mobile payment, e IoT basato sull’Intelligenza Artificiale. Tra di esse, con grande soddisfazione, anche alcuni clienti Traction.

La parola d’ordine, dunque, è stata: Connettività. Veloce, fluida e performante. Più sinteticamente, 5G.

Per capirci meglio, sono due le caratteristiche peculiari di questa nuova tecnologia:

La banda significativamente più ampia, ovvero la possibilità di trasmissione di un numero notevolemente superiore di dati;

La bassa latenza; per latenza s’intende il tempo di risposta che intercorre fra il momento in cui arriva l’input al sistema e il momento in cui si realizza il suo output. Facciamo qualche esempio.

Il basso tempo di latenza permette un dialogo immediato tra oggetti connessi: l’auto sempre più autonoma, se connessa al 5G ti permetterà di andare a prendere i tuoi figli a scuola mentre sei seduto sul divano di casa. Un’auto connessa può comunicare il suo arrivo all’incrocio al semaforo, il quale indicherà se il verde è ancora raggiungibile o è il caso di frenare. Più sicurezza dunque, all’interno di una città cosiddetta smart (lo avevamo anticipato qui), dotata di sensori che aiutano appunto a rendere più sicuro e scorrevole il traffico.

Il professore racconta di un’incredibile cyber jam session, ossia un concerto per metà virtuale, della giapponese Docomo TTT: sul palco c’è un chitarrista in carne e ossa, esegue i suoi riff, al suo fianco – in una proiezione virtuale – arriva la cantante che fisicamente si trova in un altro luogo. È solo grazie alla connettività ricca di dati e con bassa latenza di risposta, che i due riescono a suonare insieme come se fossero nello stesso luogo.

Risulta chiaro, dunque, che il 5G sarà fondamentale in particolar modo per l’IoT: se la direzione è quella di città e cittadini sempre più connessi, sarà imprescindibile applicare questo tipo di tecnologia alla nostra quotidianità e diventare finalmente “intelligenti”, smart cities.


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